venerdì 19 dicembre 2008

Stato soporifero

Ultimo giorno a Parma, ultimo giorno per quest'anno. è un anno che vivo qua, per la prima volta non sento il bisogno di tornare, ma torno sempre volentieri.
Indicibilmente stanca, ieri sera mi sono addormentata sul divano guardando il Tg2 delle 20.30, e questo la dice lunga, sia sul mio stato fisico/mentale e sia sullo stato soporifero del Tg2.
Mi sono svegliata quando mia sorella ha deciso che era il momento giusto per fare la 74esima telefonata della giornata. Che poi si incazza pure quando non so più che inventarmi, la prima telefonata risale alle 8.15, e la saluto perchè non ho davvero più niente di nuovo da dirle.
Mi attendono 12 ore di viaggio, se tutto va bene. Solo la Gregoraci può metterci 3 ore da Londra fino in Calabria, o forse chiunque viva a Londra e abbia la decenza di prenotare per tempo un posto in aereo. O forse chiunque, anche vivendo a Parma, abbia la decenza di prenotare per il periodo di natale un po' prima.
Ho deciso che se tutto dovesse andar male nel giornalismo mi butterò sulle collezioni Billionaire bimbo e Billionaire intimo, avranno pur bisogno di qualcuno che si occupi dell'ufficio stampa e dunque perchè non darlo in gestione ad una concittadina?!

mercoledì 17 dicembre 2008

La verità che ricordavo

Un altro servizio di accoglienza, peggio del precedente, cerimonia ufficialissima, con tanto di nome appeso al collo tramite un brandizzato nastro che poi ho tenuto, come gentile omaggio da parte dell'Università degli Studi per natale.
Isterismi vari, la gente sta male. Il mio compito imponeva il "non lasciar passare nessuno senza cartoncino in mano":
"Mi scusi il suo nome"
La collega: "Lui è il capo del personale signorina, sveglia"
"Ah mi scusi ma le foto su tutti i giornali non gli rendono giustizia!"
Il tipo fighetto e lampadato più di Carlo Conti che se avesse continuato a fissarmi mi avrebbe perforato la retina oppure avrei potuto perforare io la sua con un oggetto contundente.
Pranzo da Luca e poi immancabile match a Ticket to ride.
Seconda serata: scopro che La7 manda ancora in onda gli episodi di Sex and the city, tra l'altro anche i nuovi, ed io finora cosa ho fatto? Perchè me li sono persi? Perchè ho creduto che non venissero più trasmessi?
Mattinata assonnata...

giovedì 11 dicembre 2008

Vedo il papa

Un cattolico avrebbe gridato "miracolo", io invece vorrei gridare contro chi mi ha dato da scaricare 400 foto sull'ormai leggendario incontro papa/università. 400, perchè "metti che poi vengano tolte dal sito, come dobbiamo fare?", e non so, 400 foto in meno rispetto alle 2000 che già sono state archiviate non mi pare una catastrofe. Che poi devo stare anche attenta a salvarle tutte, ci sono foto che si differiscono l'una dall'altra solo per un capello fuori posto o per una giacca sbottonata e non va mica bene pensare che sia la stessa e non salvarla.
"Non va mica bene", ma come parlo? Frequento troppa gente parmigiana ultimamente, se mi sentisse mia nonna direbbe scandalizzata "E chi ssu sti cosi?". Avrebbe ragione.
Ho anche troppo a che fare con roba religiosa, tra l'altro devo scoprire chi mi ha iscritta alla mailing list "Santiebeati", ogni giorno mi arrivano comunicazioni indicibili come: Beato GIROLAMO (RANUZZI) DA SANT’ANGELO IN VADO Servo di Maria
Sant’Angelo in Vado (Pesaro-Urbino), 1410 ca. – 1468 ca.

Sta per arrivare il santo natale.

lunedì 8 dicembre 2008

Petit Bateau

Ho bisogno di raccogliere le idee. Forse ieri c’è stato uno sfasamento temporale, non so cosa sia accaduto. So solo che sono uscita di casa alle 12, quindi ho anche perso qualche ora della mattinata, e che sono tornata alle 5.30, am.
Partiamo dal principio? Dall’arrivo a Bologna? Dall’attesa di Francesca, che abbiamo inaspettatamente trovato in macchina?
Parliamo del pranzo al centro commerciale? Del fatto che mi sono sentita la versione italiana di SuperSize Me per aver mangiato tre volte al Mc Donald in un giorno (però nel pomeriggio è stato solo per prendere il tè)? Del fatto che “io ce l’ho rigida”, e mi riferivo alla borsa, ma detto dopo la parola “vibratore” può essere giustamente fraintendibile? Parliamo del fatto che ho visto per la prima volta l’Ikea e che ho avuto la seria impressione di non uscirne mai più?
Parliamo del concerto. Dell’autobus trovato, dell’autista che ha suonato il clacson solo per noi perché ci stavamo dirigendo da tutt’altra parte rispetto al locale, del tour dark che si teneva al capannone accanto e per il quale ci passavano davanti dei tipi che a vederli in una strada deserta avrei seriamente avuto paura che mi tagliassero la testa e bevessero il mio sangue, e continuo a chiedermi se sia un look da soli giorni feriali o da 4 stagioni. Dell’entrata, in seconda fila, di “Gatto Matto” che ha aperto inspiegabilmente il concerto.

Del concerto…

Dell’incertezza del ritorno in stazione, del fatto che la fortuna a volte serve, ma anche l’essere donne aiuta molto. Di Gaetano che ci ha dato un passaggio in stazione con i due ragazzi di Ancona.
Dell’ultimo treno perso e della puzza nella sala d’attesa (la parola puzza è un eufemismo, era molto più di questo, era un odore che credevo non abbandonasse mai più la mia pelle) e del trentenne fighetto di Treviso che ha sbagliato treno (noi eravamo fuori posto, ma lui vestito di tutto punto, dal capello perfetto alla scarpa elegante, era ancora più discordante con il contesto rispetto a noi), “Meno male che ho trovato voi, almeno ci facciamo quattro risate”, in effetti ce le siamo fatte.
Poi il treno, credevamo che ce ne fosse uno alle 3.43, invece no, credevamo ci fosse un regionale alle 4.12, invece no, è un intercity notte, saliamo lo stesso, altrimenti se ne parla alle 5, proviamo la faccia disperata da fare al controllore, ma quella che ci viene meglio è quella che già abbiamo.
Il controllore non passa, o almeno passa due volte ma non controlla i biglietti. Tutti gli uomini del presidente.
Stazione di Parma, il vuoto, casa, il letto, le orecchie che fischiano.

venerdì 5 dicembre 2008

Ticket to ride

Notte fra mercoledì e giovedì: 1:30. Dopo una serata a base di Ticket to ride e vino a casa di Luca (gli altri occupano le tratte ferroviarie io faccio la capitalista e acquisto a volte anche in maniera sfrontata con quattro carte jolly). Nel letto. Sindrome di Paperino. Quando è ossessionato dal lavandino che perde una goccia ogni tot di secondi e non riesce a chiudere occhio perché si concentra su quella goccia maniacalmente. Sono io nella notte fra mercoledì e giovedì!
Giovedì: La stampa. Notizia riguardante l’apertura di un quarto aeroporto in Calabria. Mi viene in mente un detto, ma lasciamo stare. Ci mancano le strutture basilari per il sostentamento, due aeroporti già presenti sul territorio sono mezzi chiusi perché nessuna compagnia vuole farvi scalo e noi invece di rattoppare quelli che già abbiamo costruiamo il quarto???!
Loiero dice:"È per aiutare psicologicamente la Calabria a sentirsi meno isolata dall’Italia”.
Ed io aggiungo: “Col cazzo che ti rivoto stavolta” .
Venerdì: Tirocinio. Rassegna stampa. È venerdì e come ogni venerdì mi tocca la lettura integrale di “Vita Nuova” il meraviglioso settimanale della diocesi di Parma.
Ci stanno provando in tutti i modi ma non sanno che io sono stata bocciata a catechismo, ho dovuto ripetere l’anno, sono dunque irrecuperabile.

mercoledì 3 dicembre 2008

I fatti rilevanti

Lunedì: Spesa. Al supermercato incappo in un gruppo di adolescenti romani, uno, rivolgendosi a me, dice: “Fate passare la signora”. Un altro componente aggiunge poco dopo “La signorina”, ma è ormai troppo tardi per i miei nervi!
Notte fra lunedì e martedì: Sogno. Ero vestita da sposa e mi stavo per sposare, il problema è che lo sposo è un mio amico, Simone, e lo dico perché spero che così la cosa sia ancora meno probabile che si realizzi di quanto già non sia.
Martedì: Gli universitari di Parma hanno incontrato il Papa, è stato emozionante e mai nessun Ateneo era stato ricevuto in udienza dal santo padre. Bene, ora però sono io che me la devo “smenare” per otto ore consecutive a raccogliere ed elencare, per testata, data e link; tutti gli articoli che sono usciti in merito.
Mercoledì: Al telefono. “Dove sei arrivata col programma di storia?”, io: “Alla Resurrezione”, “Dove?”, “Oddio, la Restaurazione” amen…

venerdì 28 novembre 2008

Rob chiama mondo

Settimana completamente fuori dal mondo. Sveglia, tirocinio, pranzo, divano e/o di nuovo tirocinio, un po’ di studio, cena, letto.
Sono entrata perfettamente in atmosfera natalizia, sarà per i rotoli di scottex che ha preso Arianna, con accattivanti ghirigori natalizi, sarà per l’abbondante neve, sarà perché ho prenotato il biglietto per il ritorno.
Giornata di martedì dedicata/ persa ad un convegno, a fare accoglienza = dicevo “buongiorno” e assicuravo le persone sul fatto che potessero prendere dei foglietti senza pagare. Tema del convegno “La fame nel mondo”, un po’ banalizzato ma più o meno il senso è stato questo. Uno dei professori chiamati ad intervenire insisteva sul fatto che si deve avere consapevolezza di quest’argomento, che c’è una parte del mondo obesa ed un’altra che muore di fame. Ho questa consapevolezza dall’età di 5 anni, da quando mia madre mi diceva “Mangia che ci sono tanti bambini nel mondo che muoiono di fame”, più tardi ho iniziato a rispondere “Ma non è che se mangio loro non muoiono più di fame”. E poi scusa, ma se volete rendere coscienti le persone di questi nobili argomenti, su questo non ci sono dubbi, lo fate con un convegno spaccapalle di 7 ore?!

martedì 25 novembre 2008

Filol 8

Dopo l’ultima puntata di Annozero, in diretta da un’aula a Cosenza nella quale facevo lezione di frequente (per chi non ha seguito specifico che non si parlava di cose molto belle per l’Università della Calabria: magagne con soldi dell’unione europea), l’altro giorno ho trovato, in un file remoto del mio computer, questa foto, scattata proprio in quell’aula. La posto perché, nonostante sia uscita pessima, mi ha fatto tanto ridere e tanto rattristare. Ridere perché la persona che ha fatto la foto ha ipotizzato, dalla mia faccia, che io in quel momento stessi dicendo “Bru ma quandu mi duni sti cazz e sordi” (traduzione edulcorata: Bruno ma quando me li dai questi soldi). E rattristare perché con la persona che ha scattato la foto non ho più alcun rapporto.





Domande


Eri più in carne? Direi che in carne è un eufemismo, almeno dieci chili più in carne
Come cazzo ti vestivi? Non lo so, me lo chiedo ancora adesso
Chi è quell’essere alle tue spalle? Non lo so, me lo chiedo ancora adesso. So solo che lo chiamavamo Mowgli
Chi è il ragazzo al quale sembra che stai chiedendo il pizzo? Il mio amico Bruno, di Serra S. Bruno. E non è uno scherzo, a Serra si chiamano tutti o Bruno o Biagio (il santo protettore)
Chi è la tipa con gli occhiali da sole, nonostante siate in un’aula, ed i capelli improponibili? La mia migliore amica
Ha seri problemi mentali? Me lo chiedo da nove anni

lunedì 24 novembre 2008

Nevica

Ho barbaramente scoperto, non molto tempo fa, che il mio non è l'ultimo appartamento del palazzo; sopra il mio c'è un altro piano.
Barbaramente perchè, una domenica, mentre mi accingevo a pranzare, ho visto un uomo di mezza età, coperto solo da una mutanda rossa, comparire magicamente davanti ad una finestra di casa mia. L'uomo si era chiuso fuori casa, armato solo di quella mutanda. Voleva raggiungere la sua finestra mettendo una sedia sul tetto della cucina, davanti la mia di finestra.
Sono uscita fuori, ho alzato lo sguardo ed ho ferocemente visto che quella mutanda non bastava per compiere e coprire l'eroica impresa.

sabato 22 novembre 2008

Ci sono molti modi

Tirocinio iniziato da due giorni. Vorrei fare solo questo piuttosto che studiare storia contemporanea, 876 pagine, sono a quota 691.
La mattina “mi tocca” leggere La gazzetta di Parma, Polis e L’informazione, attentamente, perché devo segnare e preparare la rassegna stampa di tutte le notizie che riguardano anche vagamente l’università, l’azienda ospedaliera e il Mup.
Prendendo spunto dal post di Chiara, mi servono due canzoni per arrivare all’ufficio stampa a piedi. E questi sono i giorni di “Riprendere Berlino”e “Musa di nessuno”, oppure l’accoppiata “Ci sono molti modi” e “La vedova bianca”. Ho deciso di escludere “Quello che non c’è”, l’intero album. Al momento non può che far danni!

mercoledì 19 novembre 2008

...

Eroe del mio inferno privato
sei un giro di routine
indossi il vuoto con classe
è tutto ciò che avrai

lunedì 17 novembre 2008

Sa sono terrona

Primo richiamo in bici. Da un vecchietto quasi investito? Da una signora di mezz’età urtata dal manubrio? Da un automobilista per il mio modo indecente di girare? Niente di tutto ciò.
La ramanzina mi è stata fatta dai carabinieri. Appena mi hanno fatta accostare mi sono venute le classiche fisime che mi venivano quando andavo in motorino “cazzo il casco” “l’assicurazione scaduta” “non ho pagato il bollo”. Poi mi sono accorta di non avere il motore.
Mi hanno fatto un po’ la paternale sul fatto che quel tratto di strada lo dovessi fare sulla pista ciclabile, che io, vi giuro, ho scoperto qua e poi non credevo fosse obbligatorio farle, pensavo fossero facoltative come i semafori al sud. Ho risposto molto sommessamente “Mi scusi ma non lo sapevo”, stavo per aggiungere “sa sono terrona” ma erano già andati via.

sabato 15 novembre 2008

Come prima...

Il mio serio pensiero è diventato realtà. Non era più possibile andare avanti in quel modo, come un cartellone pubblicitario ambulante, nonostante vi fossi molto affezionata.
Ho cambiato template, che fa sempre un po’ più di scena rispetto a piattaforma.
Il tono e il tema del blog saranno sempre i medesimi (non specificato). Non diventerò cattolica, non cambierò schieramento politico, pertanto continuerò ad essere un’avida divoratrice di bambini. Non inizierò a mettermi le dita nel naso, non mi farò la pagina su facebook, non inizierò una dieta macrobiotica, non diventerò vegetariana e/o astemia.
Non cambierò né residenza e né domicilio, pertanto continuerò a vivere sempre su al sud.

giovedì 13 novembre 2008